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Nuovi Dazi USA... chi pagherà veramente..?

Nuovi dazi americani? Più a rischio i prodotti italiani low-cost che le eccellenze del Made in Italy”

Analisi delle politiche commerciali USA e nuove strategie produttive e commerciali per il mercato americano


Premesse…

Nel 2024, l’Italia ha raggiunto una cifra record di 623 miliardi di euro di export, consolidandosi come seconda manifattura europea. Il mercato statunitense, diventato secondo partner commerciale dopo la Germania, rappresenta oggi un pilastro fondamentale per le imprese italiane. Tuttavia, il ritorno delle politiche protezionistiche promosse dal presidente Donald Trump sta creando un clima di incertezza, ponendo il tema dei nuovi dazi al centro del dibattito economico.

Questa analisi prende spunto da un recente approfondimento della trasmissione del Sole 24 Ore, nella quale esperti come il professor Gianmarco Ottaviano e imprenditori italiani, tra cui i rappresentanti delle aziende Cimberio e Colavita, hanno esaminato le possibili ripercussioni di tali politiche, sottolineando però che il vero peso dei dazi potrebbe gravare soprattutto sulle aziende e sui consumatori statunitensi, più che sugli esportatori italiani.


Perché saranno gli americani a pagare di più?

Come evidenziato dal professor Ottaviano, i dazi statunitensi costituiscono, di fatto, una tassa aggiuntiva sulle importazioni che, sebbene inizialmente rivolta agli esportatori stranieri, ricade principalmente sugli acquirenti finali americani. Questo fenomeno si verifica in modo particolare per prodotti italiani ad alta specializzazione e qualità, difficilmente sostituibili con alternative locali.

I motivi principali sono:

  • Difficoltà di sostituzione: Prodotti come macchinari industriali ad alta tecnologia, moda e lusso, e alimenti di pregio non hanno concorrenti diretti negli USA.
  • Fidelizzazione del mercato americano: I consumatori americani, fortemente affezionati alla qualità del Made in Italy, saranno probabilmente disposti a sostenere aumenti di prezzo, assorbendo così la maggior parte dei costi derivanti dai dazi.
  • Margini italiani protetti: Di conseguenza, i produttori italiani potranno mantenere invariati, o quasi, i propri prezzi di vendita, scaricando indirettamente l’onere sui consumatori finali statunitensi.

I settori italiani più resistenti ai dazi USA

Secondo quanto emerso dal confronto proposto dal Sole 24 Ore, i settori maggiormente colpiti dai nuovi dazi americani sarebbero quelli a più alto valore aggiunto e minor sostituibilità sul mercato americano, quali:

  • Macchine e meccanica industriale
  • Prodotti agroalimentari d’eccellenza
  • Moda e abbigliamento di alta gamma

La peculiarità e l’alto valore percepito di questi prodotti italiani permettono agli esportatori di mantenere una posizione forte, trasferendo buona parte del peso tariffario agli acquirenti americani.

Per le aziende che operano nel settore agroalimentare d’eccellenza, è fondamentale rafforzare ulteriormente la propria presenza negli Stati Uniti, ad esempio partecipando alle principali fiere di settore per incontrare e fidelizzare direttamente i buyer del mercato americano. Per approfondire questa opportunità, consulta la guida dedicata alle fiere USA 2025: Preparazione, Importazione e Distribuzione per Food & Wine.


Le risposte delle imprese italiane: il caso di Cimberio e Colavita

Le aziende italiane stanno già sviluppando nuove strategie produttive e commerciali per affrontare le sfide poste dai nuovi dazi statunitensi:

Caso Cimberio (valvole industriali)

  • Esportazioni pari al 96% del fatturato, con il mercato USA che ne rappresenta circa il 10%.
  • L’azienda sta pianificando una potenziale delocalizzazione produttiva negli USA, strategia che consentirebbe di evitare direttamente l’impatto tariffario e ottimizzare i costi logistici.

Caso Colavita USA (prodotti agroalimentari)

  • Export verso USA rappresenta circa il 50% dell’intero fatturato export.
  • L’azienda ha già effettuato acquisizioni strategiche negli USA, soprattutto nel settore della pasta, garantendo così la possibilità di gestire al meglio eventuali impatti derivanti dai nuovi dazi.

Nuove strategie produttive e commerciali per il mercato americano: il supporto della consulenza specializzata

Per reagire al meglio alle nuove condizioni imposte dalle politiche protezionistiche americane, diventa essenziale adottare strategie innovative, mirate ed efficaci. In questo quadro, società specializzate come Link2America possono fornire un supporto strategico fondamentale alle aziende italiane che intendono mantenere e rafforzare la propria presenza sul mercato USA.

Link2America offre supporto concreto per:

  • Analisi strategica su misura: Identificare con precisione l’impatto potenziale dei dazi e definire strategie commerciali che puntano sull’alta qualità e sull’esclusività del Made in Italy, facilitando così il trasferimento del peso tariffario sui consumatori americani.
  • Delocalizzazione e presenza locale: Supportare la realizzazione di stabilimenti produttivi, joint venture o acquisizioni strategiche, volte a minimizzare o eliminare completamente gli effetti tariffari.
  • Ottimizzazione della catena produttiva: Aiutare le imprese nella ristrutturazione della supply chain per renderla più agile, competitiva e resistente alle oscillazioni delle politiche commerciali internazionali.

Inoltre, Link2America offre consulenza specifica per facilitare l’ingresso o la riorganizzazione delle aziende italiane sul mercato USA, fornendo informazioni sulle opportunità di finanziamento per l’internazionalizzazione:
Consulta qui le opportunità di finanziamento per internazionalizzazione delle imprese italiane.


Verso una nuova fase per l’export italiano

Il ritorno delle politiche protezionistiche statunitensi impone una riflessione profonda e un cambio di passo alle aziende italiane, che sono chiamate a sviluppare nuove strategie produttive e commerciali per il mercato americano. La capacità di adattamento rapido e consapevole sarà decisiva per continuare a presidiare il mercato USA con efficacia e successo.

Le aziende interessate ad approfondire questi temi possono contattare gli esperti di Link2America per una valutazione preliminare gratuita della propria situazione, visitando la pagina Contatti di Link2America.